Mondovì_ex_Orfane_03.jpeg

4 Novembre 2019 Enrico Bertoletti

Ottobre 2019. Aggiudicata grazie alla nostra relazione di offerta tecnica migliorativa, che prende il punteggio massimo, la procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’intervento “LIBER Polo Culturale delle Orfane – Centro Rete del Sistema Bibliotecario Monregalese: riqualificazione e recupero Polo culturale ex Orfane” – CIG 7914896ACB – CUP C92F17004020004 – categoria prevalente OG2 – importo a base di gara euro 1.533.000,00 – offerta tecnica (75 punti) + prezzo (25 punti).

Il nuovo Museo della Stampa – polo delle ex Orfane a Mondovì – da La Stampa dell’11 giugno 2018

Grazie al programma DPCM 25.05.2016 per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, le ex Orfane divengono uno degli allestimenti più innovativi per l’editoria, le arti grafiche e per la storia della stampa e del carattere tipografico. Infatti Mondovì rappresenta un centro importante per l’editoria: qui, nel 1472, venne stampato il primo libro di data certa in Piemonte (nel 1472) e il Museo della Stampa dispone della collezione pubblica di macchine per la stampa più importante d’Italia:

– al piano terra è ospitato il nuovo Museo della Stampa, ripensato e riorganizzato in ogni sua parte;

– al primo piano trovano collocazione una selezione del prezioso fondo storico monregalese e il centro rete della biblioteca, il fulcro dell’intera operazione;

– al secondo è previsto uno spazio polifunzionale per ospitare eventi culturali e per essere utilizzato come luogo di aggregazione e partecipazione per tutta la città.

Alla struttura si accede attraverso un giardino del 1600 dove è prevista la costruzione di una cavea destinata agli spettacoli, mentre per l’area superiore sono già stati sottoscritti accordi con il Comizio Agrario che intende recuperare l’antico frutteto del convento.

Vediamo quali criteri sono stati sviluppati da torinoarchitetti.com per la preparazione della relazione di offerta tecnica:

A) Gestione del cantiere – fasi esecutive – tutela ambientale (9 punti)

B) Criteri Ambientali Minimi (10 punti)

C) Gestione del cantiere – sicurezza (13 punti)

D) Gestione del cantiere – piano della qualità (13 punti)

E) Personale qualificato ex art. 7, comma 4 del D.M. 154/2017 (12 punti)

F) Tempo utile di esecuzione del contratto (18 punti)


Gare_Livorno_CIG_-74851415C1_2-1280x966.jpg

8 Ottobre 2019 Enrico Bertoletti

Una nuova gara a offerta economicamente più vantaggiosa aggiudicata grazie al servizio di architettura e ingegneria integrata di torinoarchitetti.com. La nostra offerta tecnica ha permesso l’acquisizione dell’appalto, presso il Presidio Ospedaliero di Livorno, per i lavori della centralizzazione del poliambulatorio e per l’integrazione territoriale con la Casa della Salute.

L’intervento prevede la realizzazione di un poliambulatorio ospedaliero integrato con ambulatorio di medicina generale e specialistica propri della “Casa della Salute”. Per l’esecuzione dell’opera è prevista la ristrutturazione dell’edificio 24 del P.O. con l’adeguamento sismico, la sostituzione degli impianti e ulteriori opere di prevenzione incendi. L’edificio è una struttura organizzata in un piano seminterrato e tre piani fuori terra con una superficie netta di intervento di mq 4.200.

Ecco i dati principali: Stazione appaltante USL Toscana Nord Ovest – CIG 74851415C1 – CUP H41E14000220001 – categoria prevalente OG1 – importo soggetto a ribasso euro 5.540.009,61 – offerta tecnica 90 punti, offerta prezzo e tempo 10 punti.

L’offerta tecnica richiedeva lo sviluppo dei seguenti criteri:

  1. VARIANTI (65 punti)

A.1) Incremento opere per l’accessibilità all’area e all’edificio (8 punti)

A.2) Impermeabilizzazione della copertura (15 punti)

A.3) Implementazioni impiantistiche speciali (12 punti)

A.4) Miglioramento degli interventi di contenimento dei consumi energetici (30 punti)

  1. ORGANIZZAZIONE GENERALE E QUALITÀ (25 punti)

B.1) Organizzazione e qualità della struttura operativa per lo svolgimento delle prestazioni di esecuzione dei lavori (5 punti)

B.2) Caratteristiche tecniche e prestazionali (10 punti)

B.3) Manutenibilità e sicurezza dell’opera superiore rispetto a quella di progetto (10 punti)

La nostra offerta tecnica ha ricevuto il punteggio più elevato (90/90) su 11 concorrenti partecipanti.


Gare_Saluzzo_Mario_Musso_2.jpg

19 Dicembre 2018 Enrico Bertoletti

Dicembre 2018. Aggiudicata la gara a offerta economicamente più vantaggiosa per i lavori relativi al centro culturale Mario Musso – restauro ed efficientamento della nuova biblioteca civica e centro giovani – CUP D17G18000000004 – CIG 7651151989 – cat. prevalente OG2 – importo soggetto a ribasso asta euro 1.795.944,80. Ecco i criteri che abbiamo sviluppato e che richiedeva l’offerta tecnica (80 punti):
A. Piano Gestione Commessa (PGC) – Organizzazione commessa: max punti 10;
B. Piano Gestione Commessa (PGC) – Organizzazione cantiere: max punti 15;
C. Piano Gestione Sicurezza (PGS): max punti 10;
E. Specifiche Tecniche del Cantiere: max punti 10;
F. Miglioramenti prestazionali dei serramenti: max punti 10;
G. Miglioramento sistema di monitoraggio dei consumi energetici: max punti 5.

La gara è stata aggiudicata con il massimo punteggio attribuibile all’offerta tecnica (80/80 punti).


OEPV_CAM-1024x731.png

21 Febbraio 2018 Enrico Bertoletti

Guida di orientamento per la preparazione dell’offerta tecnica

Il D.M. Ambiente 11 ottobre 2017 aggiorna i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per gli appalti pubblici di nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione degli edifici con una serie di novità sulla diagnosi, prestazione e approvvigionamento energetico, sulla mobilità sostenibile, sui materiali da costruzione e le relative dichiarazioni di prodotto, sui rating system e cioè sui metodi di verifica di ciascun criterio, sui criteri premianti, come la capacità tecnica dei progettisti e altro ancora.

Le gare a offerta economicamente più vantaggiosa recepiscono i principi richiesti dai CAM e sempre più spesso sono richieste relazioni che diventano via via più complesse e articolate e richiedono uno studio attento di tutto ciò che si va a offrire. L’obiettivo è quello di individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato.

La loro applicazione sistematica e omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili producendo un effetto leva sul mercato e stimolando così gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi ai nuovi obblighi di legge.

Il D.Lgs. 56/2017 prescrive che i bandi contengano i CAM e in particolare:

  • l’art. 34, comma 2 prescrive che i CAM siano “tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’articolo 95 comma 6”;
  • l’art. 95, comma 13 prevede che le stazioni appaltanti indichino nel bando di gara quale sia “il maggior punteggio relativo all’offerta concernente beni, lavori o servizi che presentano un minor impatto sulla salute e sull’ambiente”.

In definitiva, le amministrazioni devono far riferimento ai CAM nella stesura dei documenti di gara e devono anche indicare il maggior punteggio da assegnare alle offerte che presentano un minor impatto sulla salute e sull’ambiente.

Inoltre, un punteggio premiante è attribuito alla proposta di un professionista accreditato dagli organismi di certificazione energetico-ambientale degli edifici (ISO/IEC 17024). Nello specifico, per gli appalti di costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici, la norma richiede l’utilizzo del 100% del valore delle gare di appalto.

I criteri ambientali che i concorrenti indicano in fase di gara devono poi essere validi dal punto di vista scientifico, verificabili da parte del committente e di fatto realizzabili durante la fase di esecuzione delle opere. Dove possibile i CAM devono fare riferimento a etichette ecologiche ufficiali di vario tipo: la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (DAP o EPD) è il documento che contiene le informazioni (oggettive, confrontabili e credibili) sulla prestazione ambientale dell’intero ciclo di vita di prodotti e servizi e riguarda tutti gli aspetti ambientali e gli impatti potenziali dalla concezione, alla fabbricazione e utilizzazione, fino allo smaltimento.

Il progetto deve garantire primariamente:

  • risparmio idrico, illuminazione naturale e approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili;
  • inserimento naturalistico paesaggistico e sistemazione delle aree verdi;
  • mantenimento della permeabilità dei suoli.

Inoltre, per ridurre l’impiego di risorse non rinnovabili e aumentare il riciclo dei rifiuti, il progetto deve prevedere:

  • materiali composti da materie prime rinnovabili;
  • filiera breve per l’approvvigionamento dei materiali e prodotti;
  • miglioramento delle prestazioni ambientali dell’edificio;
  • attestato di prestazione energetica per nuove costruzioni almeno in classe A3.

Il progetto deve essere corredato dal piano di manutenzione dell’opera e di fine vita, documento che deve prevedere la verifica dei livelli prestazionali (qualitativi e quantitativi) in riferimento alle prestazioni ambientali, con l’elenco di tutti i materiali, componenti edilizi ed elementi prefabbricati riutilizzati o riciclati e anche un programma di monitoraggio e controllo della qualità dell’aria interna all’edificio.

I progetti di nuova costruzione devono prevedere un piano per il disassemblaggio e la demolizione selettiva dell’opera a fine vita per il riutilizzo o il riciclo dei materiali, componenti edilizi e degli elementi prefabbricati utilizzati.

Per quanto riguarda i materiali è infine necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • impiego di materiali con almeno il 15% in peso di elementi recuperati o riciclati sul totale di tutti i materiali utilizzati, divieto di impiego di sostanze dannose per l’ozono o a rischio di riscaldamento globale, demolizione selettiva e riciclabilità o riutilizzo, a fine vita, dei componenti edilizi;
  • almeno il 70% dei rifiuti non pericolosi generati durante le demolizioni e rimozioni deve essere riutilizzato, recuperato o riciclato, fatta eccezione per gli scavi.

arch. Enrico Bertoletti – torinoarchitetti.com

Se desiderate richiedere i nostri commenti su un particolare argomento di vostro interesse che riguarda l’offerta tecnica e che non compare tra quelli trattati, potete inviare una richiesta e-mail o alla nostra pagina Facebook